Le malattie allergiche sono in costante aumento, si stima che in Italia il 10-15% della popolazione generale ne è colpito, e quelle che riguardano il tratto respiratorio rappresentano il 75% di tutte le manifestazioni cliniche respiratorie.
Oggi la diagnosi è possibile mediante i prick test, test percutanei che rivelano la
presenza di sensibilizzazione/ allergia nei confronti dei diversi allergeni respiratori.
Il giusto inquadramento permette di curare ma sopratutto di prevenire le complicanze che seguono le allergie mal curate quali asma, poliposi, congiuntivite, sinusite cronica.
Gli allergeni possono essere respiratori ma anche alimentari e da contatto ( es.
Nichel).
Quest’ultimo si può diagnosticare mediante l’apposizione di un cerotto, in caso di allergia ci sarà una manifestazione cutanea pruriginosa e caratterizzata da vescicole.
Le intolleranze alimentari sono quelle reazioni avverse ad alimento che si determinano quando il corpo non riesce a digerire un alimento, ad eccezione per la Celiachia, reazione immunomediata da IgA e IgG nei confronti del glutine.
L’intolleranza più frequente è quella al lattosio, ne è affetta circa il 60% della popolazione Italia. Tale intolleranza può determinare sintomi di natura diversa, spesso attribuiti ad altre cause: cefalea, gonfiore addominale, pesantezza diarrea.
Il breath test al lattosio permette di effettuare, mediante la misurazione dell’ idrogeno dell’esalato, una stima indiretta del deficit enzimatico. Questa intolleranza si crea quando manca la lattasi, enzima intestinale, che non riesce più a digerire il lattosio, che
si accumula nell’intestino provocando una crescita batterica sponenziale.